Creare quella sensazione di ampiezza e luminosità che tutti desiderano per la propria casa non è mai stato così alla moda come con il design open space. Ma attenti a non cadere in questo classico errore: scopriamo insieme come evitare che la cucina si trasformi in un elefante nella stanza!
Il concetto di open space sta spopolando in fatto di arredamento d'interni, attirando molte persone con la promessa di ambienti vasti e pieni di luce, che si susseguono senza nette separazioni. Eppure, non tutto ciò che luccica è oro, perché un piccolo passo falso potrebbe rovinare la bellezza di tutto l'appartamento. È decisivo pensarci bene soprattutto quando si decide dove piazzare la cucina in questo vasto mare aperto.
Di solito nel grande mare dell'open space, il soggiorno e la cucina sono i due pesci grossi, quelli che tutti vogliono vedere, ma senza che uno rubi la scena all'altro. Bisogna essere furbi, quindi, per far sì che la convivenza tra i due riesca al meglio. Ma allora, cos'è questo famoso errore che tutti temono ma pochi conoscono? Parliamo della posizione della cucina.
Non fatevi ingannare dall'Open Space: Dov'è la Cucina?
Magari avete un palazzo come casa, ma ricordate, se gli spazi non li sfruttiamo come si deve, anche un castello diventa uno sgabuzzino. Un punto cruciale è capire che unire due mondi – la cucina e il soggiorno – in uno spazio aperto richiede tattiche da maestro il cui obiettivo è evitare di sentirsi oppressi o di camminare nel caos. Quindi, dov'è il posto giusto per la cucina?
Considerate che i fili e gli allacciamenti elettrici potrebbero darvi qualche dritta sulla disposizione, ma tenete sempre a mente l'effetto che volete dare. Immaginate gli amici che entrano in casa e si vedono il piano cottura e il lavandino in piena faccia: mica tanto accogliente, no? Meglio nascondere la cucina, farla diventare una piacevole scoperta piuttosto che il protagonista indiscusso dell'ingresso.
Idee Originali per Dividere (senza Muri) la Cucina
E come si può fare questa magia di nascondimento senza tirare su muri, che poi tanto open non sarebbe? La creatività in questi casi si fa strada con panache. Girovagando troverete soluzioni brillanti come pareti divisorie sottili, librerie sagomate, piccoli snack bar o anche semplicemente quei mobili che stanno lì, compagni fedeli, e velano giusto quel tanto che basta la cucina. L'importante è che entrando, non vi sembri di essere già con le mani in pasta.
Dipende tutto dal vostro gusto, dalla metratura che avete a disposizione e ovviamente da quanto siete disposti a spendere. Ma la legge è una e una soltanto: la cucina deve essere parte della scenografia dell'open space, non la star assoluta che oscura tutto il resto.
L'articolo ci ha illuminato su quel che conta davvero quando parliamo di design di interni: non è solo una questione di spazi, ma di come questi spazi parlano a chi li vive. Curioso come, anche in un ambiente grande e aperto, si possa giocare con gli elementi per centrare quell'equilibrio tra bellezza e praticità, mirando sempre a colpire l'occhio senza trascurare l'accoglienza.
E adesso una domanda spensierata per finire: avete mai riflettuto sull'importanza del vostro sguardo nella composizione interna della vostra abitazione? E la cucina, quel bel posto dove nascono tutte le magie culinarie, come l'avete messa in mostra (o celata) nel vostro open space?
"La casa è il ritratto dell'anima", così scriveva George Sand, ed è proprio nell'arredamento di un open space che si riflette la personalità di chi abita. L'open space è simbolo di modernità, di uno stile di vita dinamico e aperto, ma è anche una sfida all'ingegno e al buon gusto. La collocazione della cucina in questo contesto non è solo una questione pratica, ma diventa un vero e proprio statement di design. Non è sufficiente avere spazio, bisogna saperlo utilizzare. La cucina non deve essere il primo impatto per chi entra, perché la casa deve accogliere e non sovrastare. La soluzione? Creatività e funzionalità devono andare di pari passo. Al di là di muretti e mobili, è la capacità di immaginare la propria casa come un'opera d'arte vissuta che fa la differenza. E in quest'arte, ogni dettaglio conta, perché, come in un dipinto, ogni elemento contribuisce all'armonia dell'insieme. Non si tratta solo di nascondere una cucina, ma di creare un ambiente che parli di noi, della nostra vita, del nostro essere.