Hai mai sentito parlare della "truffa avvocato" che sta spopolando tra i malintenzionati? Ecco qualche dritta per difendersi e non farsi ingannare.
In questi tempi moderni dove tutto è a portata di click, i furboni non dormono mai e sembra che abbiano un occhiello di riguardo per i nostri cari nonnini. Uno dei loro trucchetti è quello che in gergo viene chiamato "truffa avvocato". Questa brutta faccenda comincia sempre con una telefonata: dall'altra parte un tipo che si finge avvocato ti dice che un parente ha combinato un bel guaio e che per tirarlo fuori dai pasticci ci vogliono soldi, subito. Talvolta, per rincarare la dose, si presentano addirittura a casa per prendere la grana e poi svaniscono nel nulla.
A occhio e croce: i segnali da non sottovalutare
Farsi fregare non è bello, quindi meglio avere gli occhi aperti. Ricorda che un vero legale non ti chiamerebbe mai chiedendoti cash in fretta e furia. Quelle chiamate con la voce concitata che ti chiedono di sborsare il malloppo all'istante puzza lontano un miglio di truffa.
Prima di fare qualsiasi cosa, verifica la storia. Chiama il parente in questione, accertati coi carabinieri o chi per loro. E per carità, non dare mai soldi a chi non conosci. Anzi, se qualcosa puzza, segnala subito alle forze dell'ordine. Meglio sicuri che spennati.
Chiacchiere e distintivo: come aiutare gli altri
Anche in Italia non è raro sentire di anziani che stanno per cascarci o che, per fortuna, riescono a mettere in guardia gli altri. Ad esempio, una vecchietta di Cortale, non lontano da Catanzaro, ha fatto saltare il piano dei furfanti che volevano fregarle 13.000 euro per sistemare un incidente mai successo del figlio. La donna ha avuto la prontezza di spirito di chiamare i carabinieri e li ha mandati a quel paese.
Diffondere storie di questi espedienti aiuta tutti a essere più smaliziati. Parlare coi nostri vecchietti e spiegare loro come stanno le cose può davvero salvare il loro portafoglio e non solo. Ricordati che sapere è come avere uno scudo, e condividere le tue esperienze può essere una manna dal cielo per qualcun altro.
La consapevolezza dei rischi che si corrono oggi, specialmente per chi è meno pratico del mondo digitale, è una cosa che non si dovrebbe mai dare per scontata. Spargere il verbo su come tenersi alla larga da questi loschi individui è un dovere civico che potrebbe fare la differenza per la tranquillità di molti.
In fin dei conti, l'unica mossa giusta è non abbassare mai la guardia. Controlla sempre prima di fidarti e soprattutto di dare via i tuoi risparmi. Alla fine, l'unione fa la forza e insieme possiamo aiutarci a non cadere nelle trappole di questi scrocconi.
E allora, miei cari lettori, avete già avuto a che fare con questi truffatori o avete qualche suggerimento su come non farsi fregare? Tirate fuori i vostri racconti e insieme facciamogliela vedere!
"Chi ruba poco è ladro, chi ruba molto è barone", recita un vecchio adagio che sembra calzare a pennello con le moderne truffe che, purtroppo, affliggono la nostra società. La "truffa avvocato" è solo l'ultima incarnazione di un fenomeno antico quanto l'uomo: l'inganno ai danni dei più vulnerabili. Il modus operandi è sempre lo stesso: sfruttare la fiducia e la paura, in particolare quella di persone anziane, per estorcere somme di denaro. La vicenda di Cortale è un monito per tutti noi: la conoscenza e la diffidenza sono le nostre armi più efficaci contro questi attacchi alla nostra sicurezza e a quella dei nostri cari. È fondamentale informare e formare, soprattutto le fasce più a rischio, per costruire una diga contro l'onda crescente di criminalità che si maschera da falsa legalità. Non abbassiamo la guardia, la prevenzione è il primo passo verso la protezione.